E’ stato così possibile prendere atto della reale portata del testo preliminare approvato in Consiglio dei Ministri, in parte divergente dalla versione licenziata dalla Direzione dei Trasporti e discusso con le stesse rappresentanze, il Comando Generale delle Capitanerie di porto e le altre Amministrazioni interessate.
Il testo è scaturito da un confronto effettuato in oltre un anno di lavoro, articolato in 12 Tavoli tecnici, nei quali sono state prospettate, analizzate e vagliate le esigenze del settore, degli operatori e dell’utenza: dei costruttori, dei dealer, dei cantieri di refitting, dei professionisti, dei diportisti, delle associazioni nautiche e sportive, delle agenzie e delle scuole nautiche. UCINA Confindustria Nautica - unica Associazione nazionale di categoria accreditata a tutti i 12 Tavoli tecnici - esprime un primo giudizio positivo per il lavoro svolto, chiedendo però integrazioni al testo approvato dal Consiglio dei Ministri per dare sufficienti risposte al settore e ai diportisti e rendere la bandiera Italiana nuovamente competitiva rispetto ai sistemi inglesi, francesi, maltesi e spagnoli.
“Non possiamo permetterci di sprecare un’occasione come la riforma del nostro testo unico –commenta Carla Demaria, Presidente di Ucina Confindustria Nautica – dobbiamo quindi operare in linea con la Legge di delega al Governo, che richiede una burocrazia snella e al servizio delle imprese, dell’utenza e del Paese”.