Le analisi condotte mostrano che le soluzioni per risolvere l’annosa questione della crocieristica a Venezia ci sono e sono percorribili in breve tempo. Il dossier, che dovrà essere integrato anche dalle valutazioni di safety&security che spettano alla Capitaneria di Porto, mira a fornire al Governo gli strumenti scientifici per poter prendere una decisione definitiva, compatibile con la città e con il suo sviluppo economico, anche portuale.
I test hanno preso in considerazione anche due ipotesi che riguardano il Canale Vittorio Emanuele e il posizionamento di un nuovo terminal crocieristico a Porto Marghera. Le analisi condotte, anche grazie all’uso del simulatore navale, dimostrano che il Canale Vittorio Emanuele è percorribile e può consentire alle navi da crociera di ovviare il passaggio davanti S.Marco raggiungendo il terminal di Marittima tramite l’ingresso per la bocca di porto di Malamocco. Il canale Vittorio Emanuele, va ricordato, è già un canale di grande navigazione inserito nel piano regolatore portuale e realizzato nel 1922 per consentire alle merci di raggiungere Porto Marghera, allora appena costruita.
L’uso del Canale Vittorio Emanuele, è necessario sottolinearlo, non prevede in alcun modo l’adeguamento del canale dei Petroli ma solo del tratto tra l’area Nord di Porto Marghera e la Marittima. E’ stata, inoltre, approfondita l’ipotesi, non esclusiva rispetto alle precedenti, di posizionare un nuovo terminal crocieristico a Marghera, nell’area del canale industriale Nord. Si tratta di un’area in parte dismessa, che non presenta particolari commistioni con gli altri traffici presenti a Porto Marghera, vicina alle principali arterie di connessione con aeroporto e autostrade e che è sufficientemente vicina e lontana dal centro storico di Venezia.