È stata una seduta proficua quella che si è svolta il 5 settembre scorso a Roma presso il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, dove si è riunita la Conferenza Nazionale di Coordinamento delle Adsp, il tavolo presieduto dal Ministro, e composto dai 15 presidenti delle Adsp, che coordina funzionamento, sviluppi e investimenti degli scali italiani.
“L’organo istituito con la legge di riforma della 84/94 – ha dichiarato il presidente dell’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale, Stefano Corsini, presente all’appuntamento - sta lavorando alacremente per dotare i nostri sistemi portuali di tutti gli strumenti di cui hanno bisogno per affrontare le sfide del futuro”.Uno di questi è l’organismo di Partenariato della Risorsa Mare, introdotto con l’art. 11 bis della legge 84/94, che ha funzioni di confronto partenariale in ordine ad una serie di temi, in particolare il Piano Regolatore di Sistema Portuale; il Piano Operativo Triennale; i progetti di bilancio preventivo e consuntivo; gli accordi contrattuali del personale e gli strumenti di valutazione del buon andamento dell’Adsp.
In generale l’Organismo si esprime su ogni questione in materia di organizzazione e funzionamento del porto che sia sottoposta alla sua attenzione da parte del Presidente. Durante la seduta, si è convenuto che il tavolo di partenariato debba corrispondere a una visione inclusiva e dinamica, a geometria variabile, tale da permettere, su richiesta del Presidente e per gli argomenti specifici di competenza dell’organo, l’individuazione di un solo rappresentante per ciascuna categoria. Tanto per fare un esempio: se l’Organismo viene convocato per parlare del POT e se gli Armatori sono rappresentati al suo interno da più associazioni, il presidente dell’Adsp potrà loro chiedere di individuare un solo nome rappresentativo di tutta la categoria. Il parere dell’organismo si forma comunque per consensus, in base all’ascolto degli interventi dei partecipanti.