L’AD Claudio Descalzi ha illustrato al Primo Ministro le tappe che stanno segnando il rapido sviluppo del progetto: grazie alle importanti sinergie operative che Eni ha saputo sfruttare con le proprie strutture presenti nell’area, Zohr ha raggiunto, in poco meno di 2 anni dalla sua scoperta, un livello di completamento dei lavori pari all’80%, risultato record nell’industria petrolifera.
Con un potenziale di 850 miliardi di metri cubi di gas in posto, Zohr non solo sarà in grado di soddisfare la quasi totalità della domanda interna di gas naturale per i prossimi decenni a venire, ma sarà anche in grado di creare le condizioni per consentire all’Egitto di tornare a essere un esportatore netto di energia. Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC. La società è il principale produttore del paese con una produzione in quota pari a circa 230.000 barili di olio equivalente al giorno.