Che non si tratti di un sogno ma di una via concretamente percorribile, lo si è evinto stamani nel corso di una tavola rotonda organizzata nell'ambito della due giorni promossa dalla Regione Toscana e dedicata al Piano Regionale Integrato delle infrastrutture e della mobilità. Al workshop hanno preso parte,tra gli altri, il presidente dell'Adsp, Stefano Corsini, e l'amministratore delegato e direttore generale di RFI, Maurizio Gentile. È stato quest'ultimo a parlare concretamente di un progetto di visione che guarda all'Europa e che bisogna avere il coraggio di perseguire:
"Quello che stiamo facendo in Toscana - ha detto - è cercare di collegare i porti di Livorno, Piombino, La Spezia e Carrara all'Europa e ai corridoi della Rete Ten-T. Tra pochi anni sarà pronto il sistema di connessione Svizzera-Italia. La Toscana può arrivarci non via Pontremolese, non via Terzo Valico, ma attraverso l'Appennino tra Firenze e Bologna, che oggi è collegato al Tirreno attraverso la Firenze-Pisa. Il nostro obiettivo é realizzare un sistema di quattro binari tra Bologna e Firenze dove le merci possano transitare liberamente".Corsini ha anticipato che è prevista con RFI e Regione Toscana una azione comune che metta in fila, in ordine di importanza, le priorità di connessione infrastrutturali del sistema portuale dell'Alto Tirreno, in primis il collegamento con la Collesalvetti-Vada, "Che è fondamentale se vogliamo collegare il polo di Gausticce alla Prato-Bologna, e da qui agli interporti del nord Italia".