L’accordo si inserisce nel più ampio quadro di investimenti dedicati al trasporto merci che Rete Ferroviaria Italiana sta portando avanti e che puntano ad adeguare le linee che fanno parte dei quattro Core Corridor della Rete Europea TEN-T, con particolare attenzione ai nodi della rete e quindi anche ai terminal di Bologna Interporto. Nello specifico, gli interventi puntano a dotare le infrastrutture dell’interporto degli standard necessari per il trasporto delle merci, ossia lunghezza dei convogli fino a 750 m, sagoma idonea al transito dei semirimorchi e dell’autostrada viaggiante e massa assiale fino a 22,5 tonnellate/asse.
Sarà così possibile realizzare una vera integrazione ferro-mare con i servizi di cabotaggio nazionali e intra-mediterranei, attraverso operazioni snelle di sgancio, ricovero e aggancio di gruppi di carri e un adeguato servizio di parcheggio dei carri ferroviari merci. Grazie a tali interventi, per l’hub bolognese sarà più semplice accogliere nuovi traffici merci, in termini sia quantitativi sia qualitativi, rafforzando la sua posizione strategica di collegamento che lo vede all’incrocio dei Corridoi Baltico-Adriatico, Mediterraneo e Scandinavo-Mediterraneo.
I contenuti del Protocollo sono in linea con gli obiettivi del Libro Bianco sui trasporti dell’Unione Europea, che prevedono di trasferire il 30% del traffico merci dalla strada al ferro entro il 2030 ed il 50% entro il 2050, e riflettono la nuova strategia di Interporto Bologna, focalizzata a superare “l’Intermodal Divide” del nostro paese e a posizionare Bologna come hub di nuova generazione.