27 giugno 2017 - Bureau Veritas Italia assume un ruolo pionieristico nello sviluppo dell’economia circolare in Italia, investendo in anticipo anche rispetto a un quadro normativo tutt’oggi incerto. Lo fa proponendosi come player nella certificazione “Remade in Italy”, la prima eco-etichetta accreditata per la verifica della circolarità di un prodotto realizzato con materie prime seconde da riciclo.
Lo fa rivolgendosi a oltre 20.000 aziende clienti per sondare la loro disponibilità a rivedere i propri processi in ottica circolare, cogliendone aspettative e bisogni.
La ricerca, condotta su un campione significativo di imprese da Bureau Veritas Italia in collaborazione con ALTIS - Alta scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e con AISEC - Associazione italiana per lo sviluppo dell’economia circolare, ha evidenziato un dato estremamente positivo: più del 90% dei rispondenti è interessato a valutare progetti di economia circolare e più del 60% sta già prendendo in considerazione progetti specifici di economia circolare che consentano di passare da un modello di semplice riduzione di impatto ambientale a un modello economico alternativo di creazione di valore attraverso riciclo, utilizzi alternativi dei rifiuti, utilizzo sostenibile delle risorse.
In questa ottica Bureau Veritas Italia si candida ad affiancare le aziende nella quantificazione e rendicontazione dei progetti di economia circolare, con l’obiettivo finale di avvalorare e asseverare le dichiarazioni in tema di tracciabilità dei rifiuti, utilizzo di materiali riciclati e/o avvio a riciclo dei propri scarti.