Alla cerimonia sono stati firmati tutti i contratti per la perforazione, la costruzione e installazione delle facilities di produzione, nonché gli accordi con il governo mozambicano per il project financing ed il quadro regolatorio. Si tratta del primo progetto per la messa in sviluppo e produzione delle importanti risorse a gas scoperte da Eni nell’Area 4 del bacino di Rovuma.
Questo risultato è stato conseguito a soli tre anni dalla perforazione dell'ultimo pozzo esplorativo ed in un paese che si affaccia per la prima volta sul mercato mondiale del gas. Nonostante lo scenario sfidante dei prezzi che ha caratterizzato il periodo, il lancio del progetto attesta la qualità dell'asset e la leadership tecnologica di Eni nello sviluppo di campi di gas in acque profonde.
Vero gioiello della tecnologia, l'unità galleggiante di liquefazione ed esportazione del gas (FLNG) avrà una capacità di circa 3.4 Mtpa e sarà il primo FLNG del continente africano ed il terzo nel mondo. La costruzione del Coral South FLNG verrà finanziata tramite Project Finance a copertura del 60% dell’investimento. Si tratta del primo caso al mondo di Project Finance per una unità galleggiante di liquefazione. L’accordo di finanziamento è stato sottoscritto da 15 istituti di credito di primaria importanza e garantito da 5 agenzie di Export Credit.
"Il mondo sta andando verso un mix energetico low-carbon, e Eni ritiene che il gas sia la risorsa che farà da ponte verso un futuro più sostenibile", ha dichiarato l’AD di Eni Claudio Descalzi. "La nostra ambizione è diventare un player globale integrato del gas e dell’LNG, e lo faremo insieme a partner chiave come il Mozambico. Il progetto Coral South fornirà una fonte affidabile di energia, allo stesso tempo contribuendo allo sviluppo del Mozambico. Questo approccio di partenariato con i paesi che ci ospitano è il fondamento sulla quale si basa la nostra strategia di crescita sostenibile".