20 maggio 2017 - Due nuove compagnie da crociera, l'ipotesi di un nuovo terminal passeggeri negli spazi del Porto Vecchio e quella di una collaborazione con Venezia sulle navi bianche.
Queste le novità emerse lo scorso 18 maggio durante il convegno organizzato dal Propeller Club di Trieste all'interno della nuova sede di Eataly sulle Rive del capoluogo giuliano, dove si è discusso di turismo ma soprattutto di prospettive future basate sul forte trend di crescita che la città sta
registrando nel settore.
«Ciò che è emerso ancora una volta – sottolinea il Presidente del Propeller Club di Trieste, Fabrizio
Zerbini – è stata la necessità di dare vita ad un vero e proprio sistema che possa costituire un polo
di attrazione per uno sviluppo stabile del turismo a Trieste. I dati di crescita della città, attorno al
10% per le presenze e addirittura al 17% per gli arrivi nell'ultimo quinquennio, sono particolarmente significativi in un periodo nel quale il resto del territorio nazionale segna il passo
rispetto ad altre mete».
Ad aprire la serata facendo gli onori di casa è stato Antonio De Paolo, responsabile di Eataly Trieste, che si è soffermato sui principi che ispirano ogni nuovo investimento del patron Oscar Farinetti, ma anche sull'importante presenza turistica degli stranieri.
L'assessore comunale Maurizio Bucci, con delega al Turismo, ha annunciato invece l'arrivo di due
nuove Compagnie crocieristiche entro il prossimo anno, aprendo all'ipotesi di realizzazione di un
nuovo terminal sulle banchine del Porto Vecchio, per ospitare nuove toccate, che potrebbero anche
derivare da un surplus di Venezia.
«La crocieristica può dare grandi opportunità a Trieste – ha detto Bucci – e in questo campo credo
sia necessario collaborare e condividere le strategie con Venezia, mettendoci a disposizione della
città lagunare».
Durante la serata è emerso con forza anche il problema legato ai collegamenti (ferroviari, stradali
e aeroportuali), che fanno apparire Trieste più lontana di quanto non sia veramente dal resto
d'Italia e d'Europa. A sottolinearlo è stato proprio un rappresentante di Costa Crociere, il marketing
manager Marco Ramot, compagnia impegnata nel capoluogo regionale del Friuli Venezia Giulia
come home port per le proprie navi.
«Il mondo di oggi è molto veloce e immaginare una vacanza
senza un accesso veloce è impensabile»
ha spiegato Ramot, sottolineando la necessità di
rafforzare i collegamenti da e per Trieste. Lo stesso manager di Costa Crociere ha poi citato una
rivista che di recente ha definito Trieste come “la città non turistica più bella al mondo”, invitando
a riflettere sui risvolti che derivano dalla trasformazione in una città adatta alle esigenze dei turisti,
nel corso di tutto l'anno.