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IPE, formare figure professionali competenti


4 marzo 2017 - “Dal 1970 ad oggi l’efficienza e la produttività del lavoro è aumentata dell’800%. Solo chi è riuscito ad adeguarsi ai cambiamenti tecnologici che hanno reso possibile questi risultato sono rimasti sul mercato”. È quanto affermato da Emanuele Grimaldi a Napoli all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Ipe Business School, il Collegio Universitario impegnato da oltre trent’anni nel campo della formazione e dell’orientamento post-universitario.
Da sinistra Emanuele Grimaldi, Vincenzo Boccia, Antonio Ricciardi, Francesco Guido

Nel corso dell’evento, cui ha partecipato anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il segretario generale dell’Istituto, Antonio Ricciardi, ha illustrato i vari indirizzi di attività di Ipe. Tra questi il master in shipping, logistica e international management, giunto alla nona edizione, il cui obiettivo è “formare figure professionali competenti in ambito giuridico ed economico finanziario, capaci di pianificare le attività nel settore dei trasporti, in particolare quello armatoriale, con competenze nella logistica industriale”.

L’importanza crescente del capitale umano è stata al centro di una discussione che ha visto confermare, tra l’altro, il ruolo strategico della logistica. “Materia troppo poco considerata dalla università italiane,” si è rammaricato Grimaldi. Ridurre i suoi costi “per rendere più lunga la penetrazione nei mercati” non a caso è degli obiettivi indicati da Boccia per il rilancio del sistema Italia. Digitalizzazione, internazionalizzazione, dimensione imprenditoriale gli altri driver attraverso cui cogliere le nuove opportunità del nuovo panorama industriale.

“Una sfida – ha ammonito Boccia – che chiama in causa soprattutto i limiti culturali della nostra imprenditoria che ha bisogno di realtà di media grandezza per poter competere sul piano comunitario”. Essenziale, in questa direzione, la capacità di innovare e di poter contare su un management preparato e in grado di rispondere alle esigenze dell’industria 4.0.

“L’attività di learning è diventata fondamentale – ha sottolineato il presidente di Confitarma – è necessario investire per sostenere le sfide che ci aspettano”. Tra queste, “sviluppare il cabotaggio nazionale tra il Nord e il Sud dell’Italia”. “Fino ad oggi siamo riusciti a spostare oltre 50mila tir via mare in pochi mesi. Per sviluppare ulteriormente il settore punteremo sullo studio di nuove unità in grado di rendere più semplice questo tipo di attività”.
 G.Grande

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