Il pozzo ha raggiunto una profondità totale di 3500 metri e ha incontrato circa 110 metri di mineralizzazione a olio in diversi livelli sabbiosi di età Pliocenica, con buone qualità di reservoir, di cui circa 65 metri in nuovi livelli profondi precedentemente non raggiunti. Il pozzo ha confermato la presenza di olio a 18° API negli orizzonti più superficiali, mentre i nuovi livelli sabbiosi profondi contengono olio leggero di ottima qualità.
I volumi sono in fase di valutazione, ma i primi risultati indicano già un potenziale superiore alle stime originali.
“Questo importante risultato, sul primo pozzo operato in un paese nuovo per Eni, conferma le nostre capacità esplorative, si aggiunge al nostro record di scoperte ed è una ulteriore dimostrazione dell’efficacia del nostro Dual Exploration Model. Concentrandoci su asset convenzionali ad alto interesse partecipativo e operatività, riusciamo ad accelerare le attività di esplorazione, valorizzandole in anticipo in caso di scoperta e ottenendo opportunità di sviluppo competitive, così da massimizzare il valore per i nostri azionisti.” ha commentato l’AD di Eni Claudio Descalzi.La campagna di perforazione nell’Area 1 proseguirà con la perforazione del secondo pozzo di delineazione su Amoca (Amoca-3) e in seguito con altri due pozzi sulle scoperte di Mitzon e Teocalli con lo scopo di delineare il giacimento e verificare ulteriore potenziale addizionale. Eni detiene la quota di partecipazione del 100% dell’Area 1 e ha già iniziato a valutare varie opzioni per il rapido sviluppo dei campi e la messa in produzione. Eni è presente in Messico dal 2006 e ha creato la sua controllata al 100% Eni Mexico, nel 2015.