14 febbraio 2017 - “La nostra associazione nasce per incentivare l’intermodalità e contribuire a ridurre il traffico e l'inquinamento atmosferico”. Queste le parole di Marcello Di Caterina, Direttore Generale di A.L.I.S, all’evento organizzato da SPAMAT – un gruppo di servizi per il settore dello shipping - in occasione dei suoi 40 anni di attività presso il terminal crociere del porto di Bari.
La tavola rotonda, dal titolo “Sviluppo integrato e coordinamento delle attività nei porti”, ha ospitato a Bari un nutrito parterre di relatori esperti di shipping e logistica, accolti per l’occasione da Vito Totorizzo, General Manager del Gruppo SPAMAT. L’obiettivo era quello di discutere e cercare soluzioni per creare un unico sistema in grado di rispondere alle esigenze quotidiane di chi opera all’interno dei porti.
A.L.I.S. - Associazione Logistica dell’Intermodalità Sostenibile è un network già forte, che nasce come aggregazione settoriale nel mondo del trasporto intermodale. Conta numerose aziende iscritte (autotrasportatori, anche monoveicolari, società armatoriali e ferroviarie, terminal, agenzie e spedizionieri) e ad appena pochi mesi dalla sua costituzione, registra risultati veramente positivi: 350 aziende associate, 112.000 unità di forza lavoro, 65.000 mezzi, 2.000 collegamenti marittimi settimanali, 100 linee di Autostrade del Mare.
Questa realtà di associazionismo innovativo opera in un ambito di primaria importanza per l’economia del Paese: il settore della logistica incide infatti sul PIL per un 14%, quello portuale per un 2,6%, con un indotto di 160.000 imprese e 1 milione di addetti. “Sono quattro le macro-aree nelle quali ci muoviamo – ha specificato Di Caterina – internazionalizzazione, continuità territoriale con le grandi isole, rilancio del mezzogiorno, ecosostenibilità e quindi riduzioni di CO2”.