Trieste è diventato il primo porto ferroviario del nostro Paese, non solo per numero di treni, ma anche per destinazione su scala estera. “Siamo l’unico porto italiano con treni diretti e frequenti su percorrenza internazionale (Austria, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Rep. Ceca, Slovacchia) e il nuovo collegamento verso Kiel, conferma questa tendenza”. Analizzando nel dettaglio le diverse categorie, emerge una crescita per tutte le merceologie.
Le rinfuse liquide sono aumentate del 3,56% rispetto al 2015, con 42.756.341 tonnellate. Ottimo dato con variazione positiva a due cifre, +22,45%, per le rinfuse solide con 1.967.984 tonnellate. Anche le merci varie (RO-RO e container) crescono dell’1,92%, attestandosi a 14.512.968 tonnellate. Andando a guardare i traffici legati alle “Autostrade del mare” si registra una sostanziale stabilità del settore: 302.366 mezzi transitati nel 2016, con un + 0,29% rispetto all’anno precedente.
Per il settore container si rileva una flessione del 2,94% con 486.507 TEU, a cui fa da contraltare un aumento del 6,49% dei “contenitori pieni”, vera garanzia della stabilità dei traffici, con 437.129 TEU. Già nel mese di dicembre 2016 si registra però un’ inversione di tendenza rispetto al 2015: 38.984 TEU movimentati, con una variazione positiva pari a +1,87%, e un +20,42% dei TEU pieni. Inoltre, sommando la movimentazione dei container con i semirimorchi e le casse mobili (espressi in TEU equivalenti) lavorati complessivamente nel corso dell’anno, si arriva anche nel 2016 a superare il milione di TEU movimentati: 1.157.805.