L’operazione “Countdown” ha visto così il personale del Corpo operare al fine di tutelare gli “anelli più deboli” della filiera ittica, ovvero le specie ittiche sottoposte a particolare protezione, il consumatore finale e gli onesti professionisti del settore, che con sacrificio adempiono agli obblighi di legge proponendo prodotti certificati e di qualità.
La catena operativa disposta a livello nazionale dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto – guardia costiera, interfaccia periferica, operativa e amministrativa, del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, ha permesso nel solo mese di dicembre di effettuare circa 10.000 controlli lungo l’intera filiera commerciale, con impiego di mezzi aerei, navali e nuclei subacquei della guardia costiera, coinvolgendo circa 5.500 tra uomini e donne del corpo.
Ciò ha portato a circa 400 provvedimenti di sequestro attraverso i quali è stato impedito che oltre 40 tonnellate di prodotto ittico, non idoneo al consumo umano e dal valore commerciale stimato in circa 600.000 euro, giungessero sulle tavole del consumatore, che si aspetta invece un prodotto sicuro e di qualità garantita.
Nell’ambito dell’attività anzidetta a livello regionale, sotto il coordinamento della direzione marittima della Campania, agli ordini dell’Ammiraglio Arturo Faraone, e del relativo centro di controllo area pesca e con le capacità operative dei singoli comandi periferici chiamati ad intervenire, è stato possibile portare alla luce il seguente quadro:
- 157 illeciti amministrativi per mancanza di elementi di tracciabilità del prodotto, errata o mancata etichettatura per un totale complessivo di sanzioni irrogate di euro 261.459;
- Circa 22 tonnellate di prodotti ittici sequestrati sia freschi che congelati, in cattivo stato di conservazione che costituiscono, di fatto, attentato alla salute pubblica e frode in commercio;
- 54 notizie di reato accertate ed altrettante persone deferite all’autorità giudiziaria;
- 11 soggetti tratti in arresto nell’ambito delle attività di controllo per la pesca di frodo dei datteri di mare;
- Sequestro di circa 540 kg di datteri di mare (lithophaga-lithophaga), ricercatissima specie di mollusco, che vive nella maggior parte dei fondali marini rocciosi e la cui cattura comporta la necessaria distruzione delle rocce con un conseguente importante danno ambientale.
L’operazione in ragione della vastità del suo raggio d’azione e degli eccezionali risultati conseguiti è stata possibile attraverso una virtuosa sinergia operativa tra le diverse componenti della guardia costiera operanti nell’ambito del territorio campano. Significative in tal senso le operazioni con cui sono stati sgominati impianti abusivi di molluschi e astici illecitamente detenuti e pronti per essere immessi nel circuito commerciale natalizio.
Inoltre a conclusione di un’attività di intelligence sono state identificate e denunciate 13 persone per attività di prelievo del dattero di mare (azione vietata per l’utilizzo di martelli che spaccano la roccia, producendo danni irreversibili all’ecosistema marino). Il complesso delle operazioni ha così consentito di sottrarre alla disponibilità degli ignari consumatori prodotti sofisticati e/o contraffatti e pertanto pericolosi per la salute umana nonchè di assicurare alla giustizia i responsabili di danni all’ecosistema marino.