Di Majo ha rilanciato la vocazione internazionale del porto di Civitavecchia e dell’Adsp ed il suo ruolo fondamentale nell'ambito del settore croceristico, delle autostrade del mare e in quello energetico/commerciale, sottolineando la legittimità del network ad entrare a far parte dei "core ports" europei, in sede di revisione delle reti di trasporto europee.
“In tale contesto – dichiara il presidente di Majo – è stata ribadita la volontà di completare le opere strategiche infrastrutturali dei tre porti laziali, sia per gli interventi a mare, che per i collegamenti terrestri, in primis ferroviari, avvalendosi del supporto finanziario previsto dal meccanismo per collegare l'Europa (CEF), dall'EFSI (il cosiddetto piano Juncker) e dalla Banca Europea per gli Investimenti, presso la quale si è anche svolto un incontro per valutare l'attivazione di nuove linee di finanziamento”.A tale riguardo, il Presidente di Molo Vespucci si è attivato per ottenere la rimozione di alcuni ostacoli di carattere procedurale (legati ad una risolta procedura di infrazione, promossa nel 2013 dalla Commissione UE) che tuttora impediscono alla AdSP di poter ottenere finanziamenti della BEI su talune opere infrastrutturali portuali strategiche, già approvate dal CIPE. Di Majo, in occasione dell'inaugurazione del Centro Servizi per il mare, tenutasi a Bruxelles lo scorso 12 gennaio, ha incontrato anche alcuni europarlamentari e deputati italiani presenti all'evento, oltre all'Ambasciatore Giovanni Pugliese, Rappresentante permanente aggiunto presso il Coreper (Comitato dei rappresentanti Permanenti presso il Consiglio dell’UE), con il quale si è intrattenuto per condividere le strategie europee di crescita del network portuale laziale