La piattaforma è stata costruita utilizzando una struttura in cemento che si “auto-supporta” grazie alla sola forza di gravità e sarà in grado di sopportare l’impatto con gli iceberg e le difficili condizioni meteo-marine della zona. Fagioli, società italiana esperta nel trasporto e nel sollevamento di carichi eccezionali, ha portato a termine con successo il sollevamento e l’installazione delle gigantesche strutture della piattaforma insieme a RINA Services, che ha effettuato la complessa verifica tecnica necessaria affinché il progetto si sviluppasse in sicurezza.
E’ stato il modulo da 45.000 tonnellate, il cosiddetto Utilities Process Module (UPM), a rappresentare la prova più sfidante per Fagioli e RINA. Costruita in Corea, questa immensa struttura è stata trasportata su chiatte fino alla sua posizione finale a Bull Arm in Canada. Qui, una parte molto significativa delle sovrastrutture, in particolare il modulo alloggi del peso di più di 4.000 tonnellate, è stata integrata con l’UPM, uttilizzando un pontone di appoggio.
A causa delle dimensioni dell’UPM e del peso del modulo alloggi, la valutazione della stabilità del pontone e della capacità di resistere alle condizioni avverse hanno rappresentato elementi critici durante la fase di spostamento. RINA Services ha sviluppato una dettagliata analisi, verificando la progettazione, la struttura e la stabilità del modulo.
La valutazione, attraverso il calcolo, del fatto che le condizioni meteo-marine prevalenti avrebbero permesso l’installazione in sicurezza e con successo ha rappresentato una fase molto delicata della pianificazione delle attività. Un movimento troppo ampio della chiatta e, quindi, del modulo, avrebbe reso impossibile le operazioni di posizionamento.