Trieste, the winning intermodal gateway to Europe. Questo il claim dello stand, a sottolineare proprio la forte vocazione intermodale che contraddistingue lo scalo e permette alle merci che arrivano dalla Turchia, di raggiungere velocemente via treno le destinazioni del Centro Est Europa. L’autostrada del mare, settore che storicamente costituisce uno dei business di punta di Trieste, conta su una ventina di toccate settimanali che collegano lo scalo giuliano con i porti di Istanbul (Pendik e Haydarpasa), Ambarli, Cesme e Mersin, con un tempo di percorrenza di 2,3 giorni.
Da non dimenticare la sostenibilità del servizio: nel 2015 sono transitati nel porto più di 300 mila unità di carico, con prevalenza di semirimorchi, che in questo modo sono stati tolti dalla strada. Se si considera che un camion, nella modalità terrestre, emette circa 2 tonnellate di CO2, per arrivare da Istanbul a Trieste, i benefici ambientali dell’autostrada del mare risultano evidenti.
Le ottime performance del comparto, sono sostenute da altrettanto forti relazioni commerciali, e la presenza constante degli operatori logistici e compagnie di navigazione turche nel nostro territorio lo dimostrano. “Grazie alle capacità imprenditoriali dei gruppi Samer e Parisi possiamo contare sulla presenza costante delle grandi compagnie armatoriali e logistiche turche che da anni stanno investendo a Trieste. U.N. Ro-Ro, Ekol e Ulusoy, sono aziende straordinariamente dinamiche e partner fondamentali per il nostro porto.” conclude D’Agostino.