L'Autorità portuale di Trieste, conferma così l'attenzione allo sviluppo di nuovi traffici, per i quali si sta da tempo incrementando un'adeguata rete di servizi ferroviari destinati principalmente all'Europa centrale e orientale. Le gru soggette ad upgrading potranno, al termine dei lavori, operare su navi con 21 file di container in larghezza (quindi su navi fino a 18.000 teu di capacità), rendendo il Porto di Trieste il più attrezzato dell'Adriatico.
Gli interventi stanno riguardando, così come già fatto per le gru riposizionate in banchina, l'ammodernamento della parte elettrica ed elettronica. In particolare, il sistema elettronico fornito dalla Siemens viene rinnovato con l'installazione del cosiddetto “smart landing”, per un migliore controllo delle operazioni di imbarco e sbarco dei contenitori. Nelle prossime settimane si inizierà a intervenire sulla struttura di un'altra gru, con un timing che avrà termine a primavera del prossimo anno, quando saranno completate le modifiche sulla terza struttura.