«Ripresa debole, ma continuiamo a sostenere famiglie e imprese» «L’economia locale sta attraversando una fase di transizione; una vera ripresa non si vede ancora. In questa cornice economica la nostra BCC non si tira indietro rispetto alla sua missione di banca del territorio al servizio dell’economia reale: nel primo semestre 2016 abbiamo aumentato il nostro sostegno alle famiglie e alle imprese e abbiamo chiuso in attivo il conto economico»È, in estrema sintesi, il bilancio della prima parte dell’anno che traccia il presidente della BCC di Busto Garolfo e Buguggiate, Roberto Scazzosi; un semestre archiviato dalla banca con un utile lordo di 1 milione 655mila euro e un risultato netto della gestione finanziaria di 12 milioni 58mila euro; le commissioni nette, dopo anni di crescita, si sono consolidate rispetto allo stesso periodo del 2015. L’incremento degli impieghi, che vale il +2,7% sul I semestre 2015, assume un rilievo ancora maggiore se si considera l’andamento del finanziamento alle famiglie nell’arco temporale giugno 2013–giugno 2016, salito dal 31,97% al 36,80%.
È la dimostrazione, nei fatti, della vicinanza della BCC alle esigenze delle famiglie, per il bene casa in primis.
«Anche nel nostro territorio quei timidi segnali di ripresa che si erano manifestati dal 2014 si sono affievoliti; ragione di più per proseguire quella politica di sana e prudente gestione che abbiamo perseguito negli ultimi anni –aggiunge Scazzosi–; continuiamo quindi a mettere a servizio del credito deteriorato parte dell’utile prodotto, perché constatiamo che, dopo anni di crisi, la risalita è faticosa».Fra gli altri dati del primo semestre da sottolineare la conferma del trend in calo dei costi operativi (-2,43%) e la diminuzione del margine di interesse (-2,5%) rispetto allo stesso periodo del 2015.
«I fondamentali della BCC si confermano solidi –afferma il direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate Luca Barni–; le commissioni nette in terreno positivo e il margine di interesse che flette di poco per via dei tassi negativi, e comunque con una percentuale di gran lunga migliore di quella del panorama bancario italiano, sono una spia dei buoni risultati della gestione caratteristica, quella di cui si sostanzia l’attività di una banca commerciale come la nostra.
In particolare la crescita della redditività da servizi ci colloca tra le migliori BCC per rapporto fra commissioni di servizio e margine di intermediazione. La stampa specializzata attribuisce lo stallo degli impieghi a due ordini di fattori, i livelli di capitalizzazione delle banche e l’incertezza legata ai crediti deteriorati; nel nostro caso possiamo contare su un 15,86% di CET I e abbiamo dedicato grande attenzione in questi anni alla copertura dei crediti deteriorati. Per questo, anche nel primo semestre 2016, abbiamo proseguito nel trend di crescita degli impieghi a livelli superiori rispetto al sistema bancario»