Gruppi itineranti, visite guidate ai siti archeologici (Anfiteatro Romano, tombe romane, Palazzo Ducale e Chiese del centro storico) e un convegno sui riti e le tradizioni della Campania saranno la cornice della kermesse.
Si comincia sabato 24 settembre con la visita guidata ai siti archeologici riservata alle scuole la mattina, mentre alle ore 16 si visiteranno le aziende di nocciole di Avella. Non potevano mancare la lezione di tarantella monte maranese, il “rito del pane” con la partecipazione del sindaco Domenico Biancardi, e l’esibizione della Mascarata di Rivottoli di Serino. La serata si concluderà con due concerti.
Il giorno seguente, invece, oltre alle visite guidate presso i siti archeologici ed alle esibizioni musicali in programma, sarà dato grande spazio all’enogastronomia di qualità con ben otto corti, antichi cortili adibiti ad angolo ristoro, in cui sarà possibile sostare per primi piatti tipici del territorio avellano. “Pane Ammore e Tarantella è una manifestazione che ha il sapore della festa di un tempo - spiega il direttore artistico, Roberto D’Agnese - in cui chi partecipa riesce a sentirsi come ospite di una grande casa in grado di accogliere il visitatore con musiche, danze e canti.
Una festa in cui il visitatore si sente parte integrante, attore e spettatore allo stesso tempo. Tra i momenti speciali ideati e realizzati, l’allestimento di otto cortili di portoni antichissimi come angoli gastronomici, in una sorta di osteria d’altri tempi, le visite ai siti archeologici, in grado di far percepire agli ospiti la magia dei luoghi in cui si trovano, e naturalmente la musica, con i concerti di Pietra Montecorvino e Luca Rossi e di tanti altri artisti, che saranno la cornice di questa magnifica festa. Pane, amore e tarantella -continua- sono i tre elementi principali della civiltà contadina: il pane come forma di lavoro nei campi e alimento principale del pasto, l’amore come simbolo di famiglia e la tarantella come momento atteso dopo tanta fatica. In questa realtà si calerà il visitatore che verrà a Pane Ammore e Tarantella”: Eduardo Cagnazzi