Dieci anni dopo, la profonda recessione ha cominciato a creare difficoltà a due di queste potenze emergenti come il Brasile e la Russia. Nello stesso tempo si è assistito all’ascesa di nuove realtà in arrivo dall’Asia, come Corea del Sud, Taiwan e Hong Kong, che sono state capaci di ritagliarsi un ruolo sempre più evidente all’interno dello scacchiere internazionale. Per definire questa nuova entità “transnazionale” frutto di uscite eccellenti e nuovi ingressi ambiziosi è stato introdotto l’acronimo Thicks (Taiwan, Hong Kong, India, Cina e Corea del Sud).
Anche in Lombardia, nel corso del 2015, si è assistito a un crollo dei numeri relativi all’esportazioni in Russia e Brasile (rispettivamente -30% e -18%) contestualmente a un rafforzamento dei flussi verso il mercato asiatico. Grazie ai dati elaborati da Éupolis Lombardia è possibile constatare come in Corea del Sud le esportazioni lombarde abbiano un peso limitato in termini assoluti (l’1,2% del totale nel 2015, per un valore di quasi 1,4 miliardi di euro) ma stiano crescendo a un ritmo poderoso (+ 42% negli ultimi cinque anni).
E se anche l’export verso Taiwan continua a presentare numeri relativamente modesti, circa lo 0,3% delle merci totali esportate (380 milioni di euro il valore complessivo), i dati si fanno interessanti per quanto riguarda Honk Hong. In questo caso i flussi commerciali originati in Lombardia hanno un valore superiore a 1,6 miliardi di euro (oltre il quadruplo di quanto fatto segnare da Taiwan): la crescita è stata del 17,3% rispetto al 2014 e di ben il 74,4% rispetto al 2010.