Con questo pacchetto di interventi vengono definite le modalità ed i criteri a cui attenersi per la gestione del materiale dragato e per l’eventuale immersione in mare a determinate e vincolanti condizioni. Alle nuove Autorità di Sistema – conclude Marcucci – sono quindi affidati nuovi strumenti su base scientifica per superare la contrapposizione tra opposti fondamentalismi alimentati da una normativa di incerta applicazione che ha complicato e talvolta reso impossibile il mantenimento o l’innalzamento della profondità dei fondali portuali.
Con un conseguente sacrificio per l’economia nazionale sia per la deviazione verso altri porti comunitari di traffici su navi che trovavano difficoltà nelle manovre di accesso al porto e di accosto alle banchine sia per gli alti costi degli interventi di dragaggio”.