Lo ha annunciato ieri a Roma l’amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini nel corso della presentazione del Piano industriale 2017-2026 alla presenza del presidente del Consiglio, Matteo Renzi e del ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio.
La nuova linea Napoli-Bari consentirà di integrare l’infrastruttura ferroviaria del Sud-est, in particolare le province più interne della Campania e la Puglia, con le direttrici di collegamento con il Nord Italia e con l’Europa con enormi benefici per i territori interessati e per i viaggiatori: in appena due ore Napoli sarà collegata con il capoluogo pugliese rispetto alle attuali tre ore e quaranta minuti, aumenteranno sia l’offerta di trasporto che le capacità di carico, si svilupperà l’interscambio ferroviario con le altre linee su ferro e su gomma. Il nuovo piano strategico non si limita solo alla Napoli-Bari.
In gioco ci sono investimenti in dieci anni per 94 miliardi di euro, di cui 73 per le infrastrutture, 14 per il materiale rotabile, 7 per lo sviluppo tecnologico. Con il nuovo Piano, Fs diventa così porta d’accesso all’ecosistema della mobilità, in un’ottica integrata che raccoglie tutti gli attori e le modalità di trasporto. “Una trasformazione necessaria - ha sostenuto Mazzoncini - resa possibile dalla centralità del sistema ferroviario unito alla lunga esperienza e al know how di Fs, forte dei suoi 111 anni di storia”.
Eduardo Cagnazzi