Il 2016 è iniziato con un saldo fra iscrizioni e cessazioni negativo di -95 unità ed un tasso di crescita negativo pari a -0,20%. Nel secondo trimestre l’andamento appare, dunque, in leggero recupero, ma il saldo è comunque inferiore rispetto a quello registrato nello stesso trimestre dell’anno precedente.
“Il saldo fra iscrizioni e cessazioni, pur positivo, denota una situazione di crescita imprenditoriale ai limiti dell’ordinario.
Un andamento fisiologico che non denota significativi segnali di vitalità del sistema. Inoltre, non è buono il piazzamento della nostra provincia nel panorama regionale ed in quello meridionale – commenta il Presidente della CdC di Taranto, Luigi Sportelli. La filiera del turismo non decolla come ci si aspetterebbe in un’area territoriale che dovrebbe puntare sulle proprie vocazioni. Analoga considerazione per il comparto del commercio, sottoposto, come quello manifatturiero, alla doppia tagliola della crisi nazionale e di quella locale che, in questa parte di Mezzogiorno ancora non sono superate. Tutte problematiche che abbiamo denunciato con chiarezza nel corso della nostra ultima Giornata dell’economia e che devono essere affrontate con urgenza e con un impegno corale di Istituzioni e forze sociali ed economiche che, purtroppo, nonostante i numerosi appelli alla coesione, ancora stenta a manifestarsi. Mi auguro che finalmente nel corso dei prossimi mesi si dispieghino, fra l’altro, gli effetti positivi che il Contratto istituzionale di Sviluppo intenderebbe portare al territorio e che gli interventi che vi sono ricompresi diventino reale volàno di crescita socio-economica”.