Tutte le Capitanerie avrebbero avuto
ordine di attenzionare il traffico passeggeri nei porti senza escludere i
passeggeri e le navi da crociera.
Al di là delle più fantasiose ipotesi che
proliferano sui media nazionali bisogna riconoscere che un’allerta così
circoscritta lascia intendere una informativa dei Servizi altrettanto
circoscritta nei contenuti.
Certamente l’operatività del sistema
portuale nazionale già penalizzato dai mille problemi locali sarà messo a dura
prova nei prossimi giorni quando le misure saranno operative in tutti i porti,
rallentando non solo le operazioni relative al transito dei passeggeri e dei crocieristi
nei terminal, ma rallentando anche i flussi ai varchi portuali e creando
problemi al traffico merci.
Al fine di comprendere meglio i probabili
disagi di seguito riportiamo sinteticamente cosa prevedono i livelli di
sicurezza a cui si fa riferimento.
Ricordiamo che i livelli Marsec 1-2-3
sono specificati nella convenzione SOLAS, alla quale aderisco oltre 100 Paesi,
compreso tutta l’EU, che descrive tutti gli strumenti necessari e le prassi per
la salvaguardia della vita umana in mare (e non solo). La convenzione è
estremamente articolata e la prima stesura risale all’indomani
dell’affondamento del TITAC. Nel corso degli anni sono state sviluppate ed
applicate ulteriori versioni fino all’ultima adottata dopo l’attentato alle
torri gemelle.
MARSEC 1: rappresenta il livello
più basso di sicurezza, ovvero il normale livello di minaccia generica contro
le infrastrutture del Porto. Gli impianti dovrebbero effettuare le seguenti
attività per evitare o tenere sotto controllo incidenti dovuti al trasporto o
alla movimentazione di merci o persone:
- assegnare
risorse sufficienti per realizzare le funzioni prescritte di sicurezza;
- controllare
le restricted areas per accertarsi che soltanto le persone
autorizzate abbiano accesso;
- controllare
l’accesso all’impianto;
- controllare
e vigilare la port facility in questione, comprese le aree
operative;
- sorvegliare
la sicurezza dei depositi della nave e del carico;
- accertarsi
che le comunicazioni di sicurezza siano prontamente disponibili.
MARSEC 2: oltre alle misure
previste dal MARSEC livello 1, vanno adottate ulteriori misure
indicate negli allegati A e B
dell’ISPS Code, che sono:
- assegnare personale aggiuntivo alle operazioni di controllo e sorveglianza delle zone perimetrali del Porto;
- autorizzare
preventivamente, verificandone le necessità, l’accesso delle persone
all’interno dell’infrastruttura;
- incrementare
il controllo lungo la banchina, dove è ormeggiata la nave, in accordo con
lo Ship Security Officer;
- limitare l’accesso a specifiche aree dell’Autorità Portuale (APO) alle sole persone che hanno una reale e comprovata necessità ad accedervi;
- incrementare
il controllo delle merci caricate a bordo delle navi;
- aumentare la sorveglianza per individuare eventuali attività che si configurino come sospette;
- incrementare
il numero di containers controllati.
MARSEC 3: rappresenta il massimo
livello di sicurezza ed indica che una nave specifica od una infrastruttura del
Porto sono state identificate come obiettivi e che la minaccia è altamente probabile
od imminente.
A questo livello di sicurezza
vanno adottate le seguenti ulteriori misure:
- massimizzare
l’uso dei dispositivi di sorveglianza e sicurezza;
- proibire
l’accesso al Porto;
- mettere
in sicurezza tutti gli accessi del Porto;
- considerare
la possibilità di interrompere le operazioni di carico e scarico delle
merci;
- eseguire tutte le disposizioni dell’Autorità Marittima, delle Forze dell’Ordine e della Direzione per quanto riguarda specifiche attività;
- sospendere
gli arrivi delle navi fino a quando il livello di sicurezza sarà riportato
a MARSEC 2;
- assicurarsi
che tutte le navi ormeggiate siano informate del livello di MARSEC in
atto;
- attivare la sorveglianza lato mare;
- prepararsi ad evacuare totalmente o parzialmente il Porto.
Maurizio De Cesare