L’appalto rientra tra le opere previste dal Piano Operativo Triennale dell’Ente e ha un finanziamento complessivo di 40 milioni di euro. Di questi, 20 milioni di euro, sotto forma di contributo pubblico, sono a carico dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, derivanti dal PON Reti e Mobilità 2007 - 2013, mentre gli altri 20 milioni di euro saranno investiti dal privato.
Organizzato in base alle modalità del project financing, l’iter di aggiudicazione gara ha visto l’individuazione della ditta Sogemar quale soggetto chiamato a costruire il “Nuovo terminal intermodale del porto di Gioia Tauro” e a gestirlo con una concessione di durata trentennale. Per lo sviluppo ulteriore del porto di Gioia Tauro si tratta di un’infrastruttura strategica che sarà complementare al transhipment e che avrà il compito di intercettare parte dei traffici movimentati tra l’Estremo Oriente e l’Europa, attualmente gestiti dai porti di Rotterdam ed Anversa. Con la realizzazione del Terminal, Gioia Tauro punta, quindi, ad essere un gateway terrestre comunitario, inserendosi nell’asse trans-europeo del corridoio Helsinki - La Valletta, come nodo di rilevanza nazionale e crocevia europeo di diverse modalità di trasporto. Con lo sguardo rivolto ai dati infrastrutturali, il gateway ferroviario si estenderà nel territorio compreso tra i Comuni di Gioia Tauro e di San Ferdinando. Si svilupperà, in parte, all’interno del porto, nell’area doganale in concessione al terminalista “MedCenter Terminal Container” e nella zona dell’interporto.
Occuperà una superficie pari a 325 mila metri quadrati e avrà una lunghezza complessiva di nuovi binari di 3.825 metri, dei quali 2.761 in area terminal contenitori e di 1064 nel terminal intermodale. E’ previsto il raccordo ferroviario ai capannoni per consentire il carico e scarico di vagoni al suo interno e l’inserimento nei tre binari esistenti di deviatori, in modo tale da rendere indipendente l’utilizzo dei singoli binari. Si tratta di caratteristiche importanti a livello internazionale perché evidenziano le specifiche peculiarità del Terminal che risulta essere in linea con i maggiori hub ferroviari europei. Del resto, alla base della sua ottimale funzionalità vi è “l’assenza di rotture di carico aggiuntive e le distanze del terminal sono adeguate agli standard internazionali”. Tra gli elementi richiesti per la sua buona gestione è stata prevista la centralizzazione delle operazioni ferroviarie che sono, così, state affidate alla ditta Sogemar, che dovrà altresì coordinare il tratto di raccordo tra San Ferdinando e il porto con la rete ferroviaria nazionale.