In particolare, l’accordo di programma stipulato consentirà di sviluppare:
1. Progetti scientifici di ricerca industriale ed applicata, nazionali ed internazionali congiunti;
2. Conferenze e workshop congiunti sulle attività tecniche svolte, anche allo scopo di orientamento professionale;
3. Stage didattici e svolgimento di tesi di Laurea di primo e secondo livello volti all’approfondimento di aspetti tecnico-scientifici;
4. Corsi di formazione su tematiche di comune interesse.
L’accordo valorizza appieno l’importanza, attribuita dalla recente riforma della portualità in Italia, della collaborazione tra Enti di ricerca, Università e Autorità di Sistema Portuali. Inoltre, esso rappresenta un’importante opportunità di scambio per tutti i partner, mediante la quale il Porto di Salerno - tra i più attivi ed efficienti Porti nel panorama del Mediterraneo - potrà rafforzare ancor più la sua capacità progettuale, strategica e gestionale, con l’obiettivo di affrontare e anticipare sfide di sostenibilità ambientale ed energetica e rafforzare il suo ruolo di mercato.
E’ necessario evidenziare che l’efficientamento gestionale e organizzativo del nodo logistico, elemento cardine delle supply-chain, genera indubbi vantaggi non solo economici, con minori costi e minor richieste in termini energetici, ma soprattutto induce minori emissioni in atmosfera di elementi inquinanti, condizione necessaria in tema di sostenibilità ambientale.
Ciò grazie alle competenze ed al know how e alla consolidata esperienza di ricerca nel settore messe a disposizione dal DISAQ-UniParthenope, dal Consorzio MAR.TE. e dal C.I.E.L.I., che a loro volta potranno beneficiare della possibilità di analizzare un case study di successo, sperimentando soluzioni tecnologiche innovative e implementando modelli manageriali sull’area portuale di Salerno.
“Si completa in tal modo un vasto programma per il migliore collegamento mare-terra – ha dichiarato il Presidente Annunziata – Collegamenti con le aree interne pronte al decollo economico in sinergia con il Porto e le altre infrastrutture dei trasporti; collegamenti e trasporti più sicuri e più rispettosi dell’ambiente”.