Questo era dovuto, con ogni probabilità, alla loro alimentazione particolare, che sarà oggetto dell’incontro "Storia del luogo, verità sui Templari in Abruzzo e l’alimentazione Templare", organizzato nell’ambito di “Notte Templare”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Rievoca dal 2 al 4 settembre 2016 nel centro storico di Pratola Peligna, in provincia de L’Aquila. L’evento si terrà domenica 4 settembre 2016, presso Palazzo Colella, e vedrà l’intervento di Vincenzo Pizzoferrato, studioso della storia della città di Pratola, che tratterà gli aspetti urbanistici, sociali e civili di Pratola dalla fine dell’XI; il Prof. Dott. Domenico Silla, che illustrerà gli errori storici sui Templari in Abruzzo; O.S.M.T.H. - Paolo Nicola Corallini Garanti, Gran Priore d’Italia, che presenterà l’unico Ordine Templare Internazionale (ONG) ad avere una legittimità internazionale presso le Nazioni Unite; Mario Giaggio già professore di chimica degli alimenti nelle Università di Bologna e di Chieti/Pescara, che racconterà la dieta dei cavalieri Templari.
Modera Flavio Mariani, Presidente Associazione Rievoca. Il rigido rispetto di un adeguato regime alimentare era un obbligo per i templari, che consumavano abitualmente pesce e legumi come base dei loro pasti, sempre accompagnati da verdure, mentre la carne era concessa fino a tre volte la settimana. Altra regola legata alla dieta, prescriveva di consumare solo cibi provenienti da paesi europei, e che i refettori fossero curati e le tovaglie pulite.
Il regolamento imponeva, inoltre, di lavarsi le mani prima di mangiare e vietava a chi era solito svolgere lavori manuali di servire il cibo in tavola. È stata davvero la loro dieta il segreto di tale longevità? Secondo i documenti ufficiali, Jacques de Molay, l’ultimo Maestro dell’ordine, morì all’età di 71 anni, in un epoca nella quale l’aspettativa di vita oscillava tra i 25 e i 40 anni.