Occasione per illustrare la proposta di Piano è stato il convegno “Smart&Slow: la visione della mobilità del futuro”, una due-giorni di studio e riflessione promossa a Catania da ANCI, Ministero dell’Ambiente e Comune di Catania. Infatti, la mobilità a idrogeno, con i veicoli elettrici a cella a combustibile, farà parte del quadro strategico dell’Italia sulla mobilità di domani insieme a GNL, metano compresso e mobilità elettrica.
“Questo risultato è stato possibile grazie ad un’iniziativa spontanea costruita dal basso dal mondo industriale – dice con orgoglio Alberto Dossi – e che ha coinvolto il mondo istituzionale, la ricerca e tutti i portatori d’interesse di questo settore. Mobilità Idrogeno Italia infatti è nata un anno fa per affrontare tutte le questioni tecniche, regolamentari e finanziarie ed è riuscita a ottenere dal Ministero dello Sviluppo Economico il mandato ufficiale per l’elaborazione del Piano Nazionale di Sviluppo delle Infrastrutture per il Rifornimento di Idrogeno nei Trasporti, ora in approvazione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, prima della presentazione alla UE il prossimo novembre”.Il Piano Mobilità Idrogeno Italia si pone un obiettivo iniziale al 2025, previsto dalla direttiva DAFI, ma guarda ben più lontano, al 2050: si focalizza sul trasporto stradale e fa una stima dell’entità del finanziamento necessario anche per le altre applicazioni nei veicoli industriali, nel trasporto ferroviario e navale. Considera inoltre la produzione di idrogeno da steam reforming di gas naturale e biometano e da elettrolisi dell’acqua da rinnovabili.