Questa soluzione risparmierà ai trasportatori di riportare i vuoti nel porto di Salerno con significative economie di tempo (e denaro) rispetto alla minore strada da percorrere. Presso lo stesso terminal sarà possibile ritirare contenitori vuoti destinati al carico per l’export, con la successiva consegna del pieno al porto di Salerno per l’imbarco.
Il terminal è attrezzato anche per la movimentazione e lo stoccaggio di contenitori pieni e la fornitura di servizi accessori (pesatura VGM, svuotamenti, riempimenti, etc). Risultano evidenti i vantaggi, particolarmente per le industrie conserviere (ma non solo), che potranno disporre dei contenitori vuoti per il ritiro delle proprie merci all’export praticamente “sotto casa”, con un grande recupero in termini di efficienza e competitività dell’intera filiera.
“Proseguiamo convintamente - ha dichiarato il presidente di Salerno Container Teminal Agostino Gallozzi – nell’attuazione del nostro piano di investimenti di cui il Progetto Saturno è un tassello importante. Apriremo nel medio periodo altri terminal simili a quello di Castel San Giorgio puntando a creare una articolazione per così dire satellitare (rispetto al terminal centrale ubicato nel porto di Salerno) di aree logistiche attrezzate e localizzate nel cuore dei sistemi produttivi locali: in Campania, ma anche Puglia, Basilicata, alta Calabria, basso Lazio, basso Abruzzo”.
“In altre parole – ha specificato Gallozzi – stiamo mettendo in atto la visione di un vero e proprio sistema infrastrutturale, non più “enunciato” ma realizzato concretamente, che consentirà al terminal portuale di Salerno di estendere le proprie capacità competitive di attrazione verso le aree dell’hinterland, con una moltiplicazione degli spazi per la movimentazione delle merci. Con queste ulteriori potenzialità ci candidiamo a finalizzare partnership significative – dal punto di vista dei volumi e della qualità del servizio – con i principali operatori del trasporto di merci via mare e via terra.”.