La rinnovata collaborazione tra Eni e Sonatrach, sancita dal recente accordo, porterà alla realizzazione di un ambizioso programma di rilancio delle attività che includono tecniche avanzate di recupero di idrocarburi. Inoltre, tale accordo pone le basi per la chiusura del processo di unitizzazione dei giacimenti di SF, dove Sonatrach ha una quota del 100%, e di SFNE, operato congiuntamente da Eni e Sonatrach, che permetterà di definire le operazioni che garantiranno l’ottimizzazione delle riserve del giacimento unitizzato.
L’AD di Eni ha rinnovato l’auspicio di una crescente e proficua collaborazione sia per il rilancio delle attività nell'ambito dello sviluppo del gas nelle concessioni esistenti nel Paese sia nell’ambito delle energie rinnovabili, con l’obiettivo di rafforzare la consolidata partnership tra i due Paesi e tra le due compagnie, attraverso un modello di sviluppo capace di valorizzare la presenza delle strutture di Eni e di Sonatrach in Algeria. Eni è presente in Algeria dal 1981 e partecipa oggi in 32 permessi minerari.
Nel solo periodo compreso tra il 2010 e il 2015, la società ha investito per lo sviluppo degli idrocarburi il 26% del totale di tutte le compagnie internazionali presenti nel Paese (circa 11,5 miliardi di dollari), accreditandosi come primo partner straniero. La produzione di Eni nel Paese ammonta a oltre 100.000 barili di olio equivalente al giorno.