L’ambizioso e rivoluzionario obiettivo è quello di realizzare nella terra dei gigli un angolo del Sol Levante che susciti fascino ed interesse verso questa profonda tradizione, capace di favorire note emozionali anche attraverso colori e materiali, come il verde delle piante, il legno in taglio naturale e il marmo, simbolo di forza ed imponenza.
Perchè oltre come luogo di degustazione delle più rappresentative ricette di quel Paese, è luogo d’incontro con la civiltà nipponica, i suoi costumi e le sue tradizioni. A capo della brigata di cucina, Alexander Pokinok, già chef al Tender di Jap One e primo chef di Himiko e di Honzen.
Il maestro giapponese sarà affiancato da esperti tailandesi, indonesiani ed italiani e potrà contare sulla consulenza di Francesco Franzese, formatosi all’Olivo del Capri Palace e all’Atelier di Joel Robuchon al Four Season di Firenze. Piatti gourmet saranno naturalmente i nigiri, maki, sashimi ed altre proposte ammaliatrici, ma al Roji si gusteranno anche i sapori non convenzionali campani, come il baccalà, il provolone del monaco, i fagioli neri. Eccellenze nostrane che ben si amalgano ai sapori ed ai profumi d’Oriente nelle loro più svariate sfumature. Eduardo Cagnazzi