Massimo Bray, direttore dell’Istituto che è partner del Festival e lui stesso sostenitore di ogni manifestazione aperta al pubblico basata su qualità culturali di alto livello, ha ricordato come la tematica del progetto, incentrata sull'Odissea, sia mirata al comune obiettivo di divulgare il pensiero dello studioso inglese Butler che trovò riscontri a fine 700 nell'affermare che l'opera non fu scritta da Omero ma da una ragazza trapanese e che la maggior parte degli accadimenti narrati si sono svolti tra Erice, Trapani e le Isole Egadi.
Stefano Donati, partner del festival fin dalla prima edizione, ha ricordato come linea comune del festival l’argomentazione del viaggio in relazione al lavoro di salvaguardia del territorio svolta dall'Area Marina Protetta. In tempi recenti la valorizzazione del territorio sta vedendo rivivere i fasti dello Stabilimento Florio, ex tonnara, come incentivo al turismo e alla riqualificazione dell’attività dei pescatori, ora in grado di rigettare le reti, oltre al lavoro di mantenimento della Poseidonia, alga che nelle Egadi ha la sua più grande colonia. Infine Pino Ammendola, presente in rappresentanza degli artisti di questa edizione, ha illustrato in sintesi il suo progetto SCARPE DIEM, che rivivrà nella forma di reading-spettacolo insieme a Maria Letizia Gorga e Stefano De Meo: storie di scarpe straordinarie accomunate dal tema del viaggio e dei tragitti marini all'interno del panorama mediterraneo.