“Il risultato che sta emergendo è quello di profonde crepe all’interno di quello che veniva chiamato il cluster marittimo e portuale e contrapposizioni conflittuali fra Associazioni che per altro non hanno trovato in questi anni, al di là di dichiarazioni e occasioni più di forma che di sostanza, un comune denominatore e una sede effettiva nella quale risolvere i loro conflitti e remare nella stessa direzione”. Secondo il neo-presidente degli agenti marittimi italiani, Federagenti ha oggi, e in parte le ha conquistate sul campo, tutte le caratteristiche inclusa una credibilità istituzionale per fungere da cerniera e da raccordo fra soggetti come Confitarma, Confetra e Confcommercio.
“Non cerchiamo leadership. E’ anzi l’esatto contrario: ci poniamo in una posizione di servizio – prosegue Duci – sia perché non possiamo permetterci di assistere passivamente a un inasprimento dei contrasti in atto, sia perché difronte all’ impegno, del tutto nuovo e anomalo rispetto al passato, che caratterizza questo governo nei settori della logistica e della portualità, non possiamo certo assistere passivamente al cambiamento, buttando a mare il contributo che le nostre esperienze e le nostra professionalità potrebbero fornire e sacrificandole invece sull’altare di singoli interessi di area o categoria.”