L’impegno è stato assunto avanti al Tar del Piemonte, nell’udienza svoltasi l’8 giugno scorso. Il contenzioso in atto è stato aperto già dallo scorso anno dalla Confetra, Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, d’intesa con Fedespedi, Fedit, Assologistica, Anita, Legacoop e Trasportounito.
Il giudizio è attualmente all’esame della Corte Costituzionale. Il Tar del Piemonte, competente in quanto la sede dell’Autorità è a Torino, ha sollevato una questione di legittimità costituzionale sulla legge istitutiva dell’ART (art. 37 del D.lgvo 201/2011) nella parte in cui attribuisce all’Autorità il potere di predeterminare una prestazione patrimoniale senza individuare i necessari presupposti dell’imposizione. “Auspichiamo un responso favorevole della Corte Costituzionale - ha dichiarato Nereo Marcucci, Presidente della Confederazione – è irragionevole che mercati completamente liberalizzati come quello del trasporto e delle spedizioni private delle merci siano chiamati a versare ulteriori imposte. A parere della Confetra – continua Marcucci – il funzionamento delle Autorità dovrebbe gravare sulla fiscalità generale, una scelta seguita anche in altri Stati europei.”