Andrea Cosentino, presidente di Assosped Venezia e Alessandro Santi presidente di Assoagenti Veneto, nella relazione congiunta hanno ripercorso le tappe fondamentali della storia associativa, ma soprattutto le vicende che hanno segnato la crescita e lo sviluppo del Porto di Venezia fino ai nostri giorni.
I due presidenti hanno sottolineato come le scelte che nei prossimi mesi dovranno essere prese – in primis l'avvio della realizzazione del porto offshore – onshore, l'individuazione della via d'accesso al Terminal Passeggeri per le navi da crociera, e la modifica della Conca del Mose a Malamocco- condizioneranno in modo irreversibile lo sviluppo futuro del Porto.
«In questo momento storico il nostro Porto ha potenzialità enormi – commenta Alessandro Santi - grazie alla rilocalizzazione nelle sue aree portuali e retroportuali di pezzi importanti del tessuto produttivo, è lo scalo italiano leader per container in Adriatico, e interessato come è da ben 3 corridoi europei TEN-T, è la porta d'accesso strategica per i traffici da e per l'Italia del Nord e i Paesi dell'Europa Centro Orientale».Andrea Cosentino prosegue:
«Ma con la realizzazione del Mose, è diventato l'unico porto italiano ad accesso condizionato. La soluzione pensata oltre 20 anni fa è stata la Conca di navigazione, oggi inadeguata rispetto alle dimensioni della navi cargo e passeggeri e realizzata purtroppo anche con alcuni errori progettuali (allineamento e lunata di protezione) che ne limitano pesantemente la funzionalità. Chiediamo che la Conca venga adeguata in ogni caso, indipendentemente dalla realizzazione del porto offshore».
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