Infine, 327 marine turistiche - per il 63% dei casi localizzate nel nord Adriatico - per un totale di oltre 76 mila ormeggi. Questi alcuni dei numeri principali della nuova edizione dell’Adriatic Sea Tourism Report, il rapporto di ricerca realizzato da Risposte Turismo – società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica – che analizza i flussi, le dimensioni, le direzioni e i comportamenti dei movimenti turistici via mare nell’area adriatica (crociere, traghetti e nautica) che interessano i sette Paesi che su di essa si affacciano (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro e Slovenia).
“I numeri che presentiamo nella nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report – ha commentato Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo – confermano la rilevanza del maritime tourism in Adriatico e l'opportunità per le regioni che si affacciano su quest'area di capitalizzare al meglio la fortunata localizzazione geografica di cui godono, investendo risorse materiali e immateriali per potenziare ed adeguare la propria offerta ai desiderata di una domanda potenziale sempre più globale come provenienza e matura nelle proprie scelte.”Oltre alle previsioni per l’anno in corso, Adriatic Sea Tourism Report contiene anche i dati definitivi del traffico crocieristico e dei passeggeri ferry movimentati registrati nel 2015. Con riferimento al primo ambito di studio, i primi 3 porti in classifica hanno movimentato lo scorso anno il 63,6% del totale passeggeri, percentuale che sale all’80,7% allargando l’orizzonte ai primi cinque scali e al 95,1% prendendo in considerazione la top ten dei porti.
Inoltre, tra i Paesi che si affacciano sull’area adriatica nel 2015 l’Italia si è posizionata al primo posto con oltre 2,3 milioni di crocieristi movimentati (il 48,4% del totale), seguita dalla Croazia (1,28 milioni, pari al 26,8% del totale) e dalla Grecia (poco più 650 mila passeggeri movimentati, pari al 13,6% del totale).