26 maggio 2016 - E’ un tema di grande attualità per l’ecosostenibilità del trasporto marittimo/lagunare quello che il prossimo 27 maggio presso l’hotel Bologna Best Western di Mestre, sarà al centro del meeting organizzato dall’International Propeller Club Port of Venice in collaborazione con Atena, l’Ordine degli Ingegneri e l’Università di Trieste che anticipa la Conferenza Internazionale Green Port Conference 2016 che si terrà a Venezia a metà ottobre.
“Tutti sono a conoscenza di quanto abbia interessato la pubblica opinione il complesso tema del passaggio delle grandi navi per il bacino di San Marco e il loro stazionamento alla Marittima così come il problema del moto ondoso e dell’inquinamento provocato dal trasporto pubblico e dalle imbarcazioni da trasporto – anticipa il presidente del Port of Venice Massimo Bernardo - Con autorevoli rappresentanti dell’ingegneria di settore abbiamo accuratamente scelto i temi di questo incontro giusto per avere un sintetico, ma anche approfondito quadro di quanto si può fare in termini di tecnologia avanzata per rendere sempre meno impattante la presenza dei mezzi nautici impiegati nel trasporto di merci e di persone”.
“Soluzioni innovative per la mobilità sostenibile nella laguna di Venezia” a cura del prof. Vittorio Bucci dell’Università di Trieste; “La propulsione ibrida nelle grandi e piccole unità “ a cura dell’ing. Mazzino Bogi dell’UNICER; “Alimento da terra in media tensione di navi in banchina: stato dell’arte e prospettive a cura dell’ing. Paolo Codazzi di Fincantieri; Venezia: Cold ironing/green power per il porto del terzo millennio” a cura dell’ing. Nicola Torricella di Venice Port Authority. Questi i temi ed i rispettivi relatori che animeranno il dibattito.
“Le normative di controllo delle emissioni delle navi, emanate dall’IMO con l’Annex VI della Marpol, impongono agli armatori ed alle autorità portuali scelte strategiche di notevole impatto economico. Le possibili soluzioni disponibili sono molto differenti tra loro. Sta alla società armatrice stabilire quale sia la soluzione più adatta in base al profilo operativo della propria flotta - anticipa Paolo Codazzi - In particolare l’alimento da terra in media tensione, nei porti dove esso è disponibile, elimina completamente le emissioni durante il periodo trascorso all’ormeggio, offre interessanti vantaggi operativi al personale di bordo e garantisce maggior confort ai passeggeri”.