Un risultato di eccellenza anche nel confronto con l’indice di frequenza infortuni con assenza dal lavoro della media italiana ed europea, che mostra valori superiori al 10 sia per il settore industriale che per tutti i lavoratori in generale. Il miglioramento è stato ancora più incisivo per i contrattisti, a conferma dell’impegno profuso e delle azioni implementate sia a monte, nella selezione e qualifica, che poi a valle, nella sensibilizzazione, coinvolgimento e controllo dei terzi, che nel 2015 hanno registrato un miglioramento degli indici infortunistici del 43%.
In sintesi: oggi la probabilità di contrarre un infortunio per chi lavora con Eni e per Eni è una ogni cinque milioni di ore lavorate. La salute, la sicurezza e il rispetto per l'ambiente sono parte del modello operativo di Eni, che investe il 40% del piano Italia 2016-2019 proprio in sicurezza e ambiente con un impegno significativo per il coinvolgimento della forza lavoro complessiva di Eni (dipendenti più contrattisti) che conta circa 100.000 persone per oltre 270 milioni di ore lavorate all’anno e che ha visto l’erogazione di oltre 300 mila ore di formazione l'anno.
La salute, sicurezza e l’ambiente sono il pilastro della strategia di Eni e il Safety Day è l’appuntamento più importante in ambito HSE, che ha lo scopo di evidenziare l’importanza e l’attenzione che il management pone a questa tematica, promuovendo allo stesso tempo il consolidamento di una cultura della sicurezza in tutti quelli che lavorano in Eni e per Eni.