È stato così che la Darsena Toscana è stata riportata in maniera sostanziale ad una profondità di 13 metri. L’intervento ha consentito di raggiungere, inoltre, un secondo risultato: anche a seguito del banchinamento realizzato lo scorso anno, è stato infatti attivato alla radice della sponda est della Darsena Toscana un nuovo accosto, il 15 E; si tratta di un ampliamento che rappresenta una nuova fase di sviluppo del porto e che consente di aumentarne la capacità di attrazione.
«Grazie al dragaggio della Darsena Toscana - ha detto il commissario dell’APL, Giuliano Gallanti – tutto lo specchio acqueo destinato alle navi portacontainer ha adesso una profondità di 13 metri. Come abbiamo più volte ribadito, in questi anni non abbiamo esitato ad investire milioni e milioni di euro pur ammodernare lo scalo esistente. Ora siamo in grado di accogliere senza problemi le navi da 8 mila Teus e di affrontare al meglio il presente in attesa che si realizzi la Piattaforma Europa».
L’intervento in Darsena Toscana non sarà l’ultima operazione di dragaggio di quest’anno. «Presto interverremo anche sulla bocca sud dell’avamporto – ha sottolineato il dirigente ambiente e sicurezza dell’APL, Giovanni Motta – l’obiettivo è togliere circa altri 300 mila metri cubi di sedimenti e consentire così un transito più agevole alle navi di grossa stazza, anche in condizioni meteo difficili».