Non è per caso che Oria punti proprio sul turismo culturale e sull’enogastronomia per creare reddito al proprio territorio e dare speranze ai giovani. E’ proprio sul turismo di qualità che sta lavorando l’amministrazione comunale che punta a creare una nuova corona d’interessi culturali attorno al Corteo storico di Federico II e di Isabella di Brienne, sua promessa sposa, che con il Torneo dei Rioni è l’evento storico più famoso del Salento; una manifestazione che si tiene a metà agosto da ben cinquant’anni e che richiama migliaia di turisti da tutta Italia.
“E’ un evento che vede il coinvolgimento di operatori economici, turistici e culturali, e che trova sostegno nella storia e nelle tradizioni millenarie del territorio”, afferma il vicesindaco, Egidio Conte.Il percorso turistico culturale si snoda lungo i quattro rioni della città, ognuno con la sua storia: Castello, Giudea, Lama, San Basilio. Sono i quattro rioni che si contendono ad agosto il Palio offerto da Federico II alla città in occasione delle sue nozze con Isabella, un torneo preceduto dal corteo in costume di circa ottocento figuranti.
Ma luoghi di grande interesse sono il castello svevo sul colle più altro della città; il sedile, nel cuore cittadino; la Cattedrale con la cripta sotterranea delle mummie, il più antico oratorio cinquecentesco sulle cui pareti si aprono le nicchie con i cadaveri disidratati dei confratelli; il Parco Montalbano; le antiche mura di origine messapica.
Oria è anche città di buona cucina. Sono tanti i ristoranti tipici dove è possibile assaporare i colori, i sapori ed i profumi delle specialità salentine, da Saverio a Il Piacere fino ai numerosi ritrovi e bar attorno al centro cittadino, uno scrigno prezioso dove la migliore tradizione culinaria si sposa con la creatività per dare vita ad un’autentica cultura della buona tavola. Dove mangiare “tipico: da Saverio, Il Piacere. Dove dormire: Hotel Masseria Laurito, Palombara.
Eduardo Cagnazzi