L’Autorità Portuale di Venezia continua quindi la politica di miglioramento ed adattamento dell’offerta portuale alle esigenze innanzitutto dell’economia del nord est in particolare dell’export. Nel 2015 gli investimenti complessivi sono stati pari a 43.7 milioni di euro, soprattutto in opere di infrastrutturazione (28.9 milioni di euro) ed escavi (7.8milioni di euro), con un incremento del +46% rispetto al 2014 e finanziati principalmente con risorse proprie che ormai rappresentano il 70% dei finanziamenti dell’Autorità Portuale.
“Il consistente avanzo di amministrazione che abbiamo ottenuto da una gestione oculata del porto, dal rilancio delle sue attività oltre che da contributo del Ministero dello Sviluppo Economico (9.5milioni) – ci ha consentito di continuare ad investire e di anticipare il rimborso di parte dei mutui (totale 125.5 milioni) che l’Autorità Portuale ha contratto nel 2009/10 per poter sostenere allora in logica anticiclica come oggi per accelerare il rilancio (anche in termini di sostenibilità ambientale) delle attività portuali industriali e logistiche a Porto Marghera e Marittima. Certamente il percorso non è terminato. Abbiamo lavorato alacremente per ottenere nuovamente il massimo dell’ accessibilità nautica impostaci dal MoSE con la manutenzione dei canali lagunari, abbiamo realizzato strade e rotatorie per migliorare l’accessibilità stradale e per separare il traffico merci da quello urbano, abbiamo potenziato l’infrastruttura ferroviaria grazie alla quale oggi il porto segna nel primo trimestre lo storico +40% di merce inoltrata via treno, tutto questo continuando a bonificare le acque e i terreni di Porto Marghera a beneficio della collettività”, ha dichiarato il Presidente Paolo Costa.