Dove la produzione della mostra, della galleria Liquid Art System, di Capri e Positano, di Franco Senesi è coerente con la sua missione, che individua e propone un modo ‘glocale’ di promuovere e commercializzare l'arte contemporanea, scomponendo le proprie iniziative in quattro dipartimenti che offrono tipologie differenti di proposte artistiche, ponendosi l'obiettivo di creare un sistema internazionale di gallerie d'arte che operino congiuntamente allo stesso obiettivo, ma autonomamente all'interno dei propri contesti geografici ed economici di appartenenza.
La mostra degli artisti Demetz e Sannino, curata da Marco Izzolino e organizzata da Barbara Genio (aperta tutti i giorni dalle 8,30 alle 19.00, martedi chiuso) nella Sala Romanelli, della Reggia di Caserta, propone le opere dei due artisti insieme, perché rappresentano entrambe il risultato di una reinterpretazione in senso contemporaneo di tecniche artistiche di origine antica.
The Exhibition/Inner Outside, realizzata in collaborazione con l’Archeoclub di Sant’Agata de Goti, offre un dialogo tra gli enormi spazi della reggia, riccamente decorati, e le opere moderne, un connubio possibile grazie alla radice comune cui fanno riferimento sia l’impianto architettonico-decorativo del Palazzo sia le due installazioni contemporanee: quell’unità delle arti come armonia dei contrari sostenuta da Gian Lorenzo Bernini nel Seicento.
Il visitatore, sia che scelga di visitare gli appartamenti reali, sia che indugi sulle due installazioni, è chiamato ad un coinvolgimento attivo, determinato da una sorta di alleanza tra le tecniche artistiche che, tra illusione e realtà, fanno di ogni punto di vista in questo palazzo una sorta di scenografia al centro della quale si trova proprio l’osservatore. The Exhibition di Peter Demetz, è l’opera più grande e più importante mai realizzata dall’artista, e costituita di spazi e figure dalle proporzioni reali.
Mentre Inner Outside di Antonio Sannino, è un unico grande lavoro: una porzione di ambiente temporaneo che occupa una superficie di 9 metri quadri, installazione all’interno della quale il visitatore è invitato ad entrare. Demetz e Sannino in definitiva presentano due opere che oltrepassano i limiti dei media nei quali i due artisti sono tradizionalmente attivi - scultura il primo, pittura il secondo - e che sono il risultato di due modi diversi di fondere i due media partendo da punti opposti.