Le sofferenze al netto degli accantonamenti, inoltre, segnano il 5%, mentre si mantiene stabile il grado di copertura delle attività deteriorate (54,8% contro il 55,1% del 2014). “Nonostante la moderata crescita dell’economia nazionale, sono numeri che lasciano intravedere ulteriori margini di sviluppo nei prossimi anni”, afferma il direttore generale del Banco, nonché responsabile regionale Sud di Intesa Sanpaolo, Francesco Guido.
Nei primi tre mesi del 2016, infatti, crescono sia la raccolta del risparmio (+500 milioni rispetto al primo trimestre 2015), i mutui (+120%), i finanziamenti alle imprese (+41%) ed i nuovi clienti (oltre 3.300). Tra le regioni comprese nell’operatività del Banco di Napoli, la Basilicata e la Puglia registrano la dinamica migliore (rispettivamente 0,4% e 0,3%), superiore anche al dato meridionale mentre la Campania rileva una crescita ancora più leggera (0,1%) e la Calabria presenta un trend invariato.
Sostiene la crescita dell’economia meridionale una dinamica dell’export più vivace. In quest’area del Paese le esportazioni aumentano del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2014 (+4,2% in Italia): l’andamento positivo dell’area Sud (+7,9%) riesce infatti a compensare il calo delle isole legato alla componente petrolifera (-4,4%).
Eduardo Cagnazzi