L'incontro, organizzato dall'advisor tecnico leader di settore DNV GL, ha visto la partecipazione di esponenti della direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (DGS-UNMIG) del Ministero dello Sviluppo Economico e di rappresentanti del mondo accademico ed è stato occasione per approfondire i progressi di attuazione in Europa e in Italia, i requisiti introdotti e il ruolo delle verifiche indipendenti e dei sistemi di gestione per la sicurezza. Si è, inoltre, discusso di innovazioni in materia di analisi e riduzione dei rischi.
"La Direttiva recepita in Italia deve trovare una fase di attuazione rapida e consistente" con questa affermazione ha aperto i lavori l'ing. Franco Terlizzese, direttore generale della DGS UNMIG, che in collegamento video da Roma, ha evidenziato l'importanza di un lavoro comune tra istituzioni, stakeholder, università ed enti di ricerca per la costituzione del Comitato istituito dal Decreto Legislativo 18 agosto 2015, n. 145 e per lo sviluppo delle linee guida da fornire agli operatori per la produzione di un documento che definisca il proprio sistema di gestione della sicurezza e dell'ambiente".
"La Direttiva ha cambiato l'approccio alla sicurezza delle operazioni in mare, volgendo maggior attenzione alle tematiche ambientali" ha dichiarato l'ing. Liv Astri Hovem, Regional Manager di DNV GL. "Oggi, tutti gli operatori, in Italia come nel resto d'Europa, hanno la responsabilità di dimostrare di avere adottato tutte le misure necessarie a prevenire ogni tipo di incidente".
"In realtà le misure di sicurezza oggi richieste dalle autorità", ha aggiunto l'ing. Marcello Strada di DGS-UNMIG "garantiscono già il massimo livello di sicurezza. La novità principale risiede nella loro declinazione secondo una nuova codifica che ne consentirà una verifica ed una gestione sempre più strutturata e dettagliata".