Tra ottobre 2013 e febbraio 2016 sono state accolte complessivamente 55.401 domande di sospensione del pagamento delle rate accolte per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 18,5 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 2,3 miliardi di euro. Inoltre, sono state accolte 9.584 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 2,6 miliardi di euro di debito residuo.
Questo il risultato del monitoraggio – comunica ABI – che considera i risultati in corso dell‘Accordo per il credito 2015’, iniziativa siglata il 31 marzo 2015 con tutte le altre Associazioni di Impresa e in vigore fino al 31 dicembre 2017, con il precedente ‘Accordo per il credito 2013’.
L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che: il 25,6% è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”; il 14,4% è riferito ad imprese del settore “industria”; il 18,9% è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”; l’8,4% è riferito ad imprese del settore “artigianato”; il 6,5% è riferito ad imprese del settore “agricoltura”; il restante 26,2% agli “altri servizi”. Si sottolinea che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.