24 marzo 2016 - Si è svolto nel pomeriggio di martedì 22 marzo scorso il convegno The Belt and Road Initiative organizzato da Hong Kong Trade Office, Hong Kong Trade Development Council, The International Propeller Club - Port of Milan in collaborazione con AICE, Associazione Italia Hong Kong, Invest Hong Kong, Sviluppo Cina e con il Patrocinio di Assologistica.
Dopo il tradizionale rintocco della campana che contraddistingue l’inizio di ogni incontro dei Propeller Club il Presidente Riccardo Fuochi, ha introdotto il tema e gli interventi di Alice Choi (Deputy Rapresentative, Hong Kong Economic and Trade Office), Gianluca Mirante (Direttore Italia di Hong Kong Trade Development Council e Segretario Generale dell’Associazione Italia Cina), Giampaolo Naronte (espreto di diritto cinese e socio studio legale GNLex), Stefano De Paoli (Invest Promotion Executive Italy di Invest Hong Kong), Patricia De Masi Taddei Vasoli (dello studio dMTV – de Masi Taddei Vasoli). Tutti gli interventi sono stati orientati a mettere in evidenza le opportunità che offre la piazza economica di Hong Kong alle aziende italiane quale testa di ponte per qualsiasi azione commerciale in Cina e più in generale in Asia.
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Riccardo Fuochi |
Nel suo intervento il Presidente Fuochi ha evidenziato che "in Cina è in atto un forte cambiamento economico. L’economia cinese, prima solo rivolta alla produzione per l’export, oggi, sta sempre più pensando allo sviluppo interno, questo in virtù della crescita della classe media collegata ad un aumento del costo del lavoro,
La Cina agisce da stimolo per l’economia dei paesi vicini e dell’est europeo: detiene capacità d'investimento e capitali e vuole coinvolgere i paesi con cui esistono già degli accordi commerciali di partnership, in diversi progetti
Le opportunità sono enormi ed è quindi il caso di approfondire capire l’essenzialità offerta da questo enorme bacino di popolazione che è ora un enorme mercato pronto a ricevere e a creare nuovi sfoghi anche per noi.
Il progetto One Belt One Road avrà un peso enorme e prevede il coinvolgimento di 63 Paesi per integrare il corridoio terrestre (Silk Road Economic Belt) e quello marittimo (Maritime Silk Road del 21esimo secolo). Vi sono fondi già stanziati dalla Cina nell’ordine di 100 miliardi di dollari: 40 miliardi per il Silk Road Found in Asia centrale, 50 miliardi per Asian Infrastructure Investiment Bank (AIIB) e 10 miliardi per la Nuova Banca di Sviluppo dei paesi BRICS.
L’operazione coinvolge il 70% della popolazione mondiale distribuita su un’area che comprende il 75% delle riserve energetiche conosciute e rappresenta il 55% del PIL mondiale". La serata si è conclusa con un momento conviviale informale che ha reso possibile ulteriori approfondimenti con Gianluca Mirante e Stefano De Paoli.
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Gianluca Mirante |
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Giampaolo Naronte
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