Al personale dipendente sono stati erogati € 29,2 milioni, mentre nelle buste paga sono entrati € 27,6 milioni. All’Amministrazione Pubblica centrale sono stati versati €15,9 milioni sotto forma di imposte sul reddito e di oneri sociali sulle retribuzioni. Nello stesso anno di riferimento, il Gruppo ha pagato fatture a 1.025 fornitori distribuiti su tutto il territorio nazionale per un totale di 69,7 milioni. I fornitori che operano nell’ambito delle province di Messina e di Reggio Calabria sono 432 per un fatturato di 14,6 milioni.
Di questi, 307 sono fornitori che hanno la loro sede nei comuni di Messina e di Villa San Giovanni ai quali nel 2014 è stato destinato un fatturato pari a 11,1 milioni. Il peso dei fornitori locali (comuni di Messina e Villa S.G) sul totale rappresenta quindi il 15,9%.
Ciò significa che C&T mantiene a livello territoriale una parte non trascurabile dei propri costi, a favore dell’economia locale. Se consideriamo che il monte degli stipendi netti pagato a dipendenti residenti nei comuni dello Stretto è pari a 11,8 milioni, possiamo sostenere che ulteriori 10,4 milioni sono stati spesi dalle famiglie del personale residenti nei comuni di Messina e di Villa S.G. e contribuiscono al sostegno della domanda di consumo, a favore delle attività economiche in generale. Il contributo occupazionale diretto di C&T è di 605 posti di lavoro.
Nell’ambito dei Comuni di Messina e Villa San Giovanni i posti di lavoro sono 530. Sommando l’indotto locale, il contributo complessivo all’occupazione del territorio è di 1.802 posti di lavoro a tempo pieno, pari all’1,5% dell’occupazione totale dell’area. Il 94,4% dei contratti del personale dipendente residente nelle due province dello Stretto è a tempo indeterminato.
C&T presenta una casistica di infortuni particolarmente bassa, favorita fra l’altro dal fatto che il personale imbarcato sulle navi dello Stretto, stacca dal servizio ogni otto ore e, a differenza di quanto avviene su altre rotte, non dorme né consuma pasti sulla nave e quindi non è sottoposto allo stress derivante da lunghi periodi di imbarco.
Caronte&Tourist assicura all’anno 1,7 milioni di passaggi pendolari nell’Area metropolitana dello Stretto. Di questi circa due terzi utilizzano l’autovettura e un terzo attraversa a piedi. Le navi di C&T continuano di fatto ad assicurare la continuità territoriale, e ciò anche per i passeggeri a piedi, nonostante la presenza di vettori dedicati, destinatari di apposite milionarie sovvenzioni statali.