Tralasciando le minuzie della miriade di norme e regolamenti a cui ogni superyacht deve attenersi, le discussioni si sono incentrate principalmente sulla minimizzazione del rischio attraverso un focus sulle persone, piuttosto che sullo yacht stesso. Enrico Ursomando - RINA Maritime Office Training Manager - invitato alla manifestazione, ha esposto ai delegati come circa l'80% degli incidenti sono il risultato di un errore umano, sia esso la stanchezza o la mancanza di qualifiche. Andrea Pezzini - CEO di Floating Life - ha contestato questa affermazione con il suo punto di vista, suggerendo che l'errore umano può verificarsi in qualsiasi momento della vita di uno yacht, dalla sua creazione nel cantiere fino alla sua eventuale scomparsa.
Durante il primo giorno di meeting è emersa l'importanza della consapevolezza e dei rapporti di lavoro per la minimizzazione del rischio. Ad oggi l'auditing sta usurpando l'importanza delle survey; mentre quest'ultime hanno ancora un ruolo fondamentale nel garantire che l’hardware di un superyacht sia sempre all'altezza. L'auditing è tornato alla ribalta a causa della priorità che viene data all'evidenziare e contenere l'errore umano.
Ursomando ha spiegato il concetto di "Mente – procedure - documenti," sottolineando che l'esperienza, la consapevolezza e la capacità di adattamento devono essere alla base delle procedure di sicurezza, e i documenti ne rappresentano la prova. Con questa citazione i delegati hanno iniziato ad esplorare l'importanza del rapporto tra il comandante e lo yacht manager - un rapporto che non è sempre stato adeguato.
"Se lo yacht manager ha un buon rapporto con il comandante, quando un superyacht incontra condizioni di pericolo, questo può essere di grande aiuto" - riferisce Andrea Pezzini.Nel secondo giorno le discussioni si sono spostate verso i Manila Amendments 2010, la tassazione e la rappresentanza fiscale. Gli emendamenti di Manila, entrati in vigore nel 2012, con un periodo transitorio di cinque anni, sono stati creati al fine di garantire standard globali e saranno messi in atto per formare e certificare chi lavora in mare. Anche le principali compagnie di trasporto e petrolifere devono conformarsi a partire dal 1° gennaio 2017.
Data la mancanza di scuole qualificate in grado di rilasciare la certificazione aggiornata - il personale dei superyacht sta riscontrando grandi difficoltà ad ottenere la certificazione, a causa di un eccesso di iscrizione ai corsi necessari. Le grandi aziende hanno prenotato tutti gli spazi disponibili al fine di garantire una forza lavoro certificata. L'IMO afferma che non ci sarà alcuna ulteriore estensione - oltre al già confermato periodo di transizione di cinque anni.