La proposta di direttiva rafforza il quadro giuridico dell'UE per la prevenzione degli attentati terroristici, qualificando come reato le azioni preparatorie quali l'addestramento e i viaggi all'estero per scopi terroristici - trattando quindi la questione dei combattenti stranieri - così come il concorso, l'istigazione e il tentativo di tali azioni.
Rafforza inoltre le norme sui diritti delle vittime del terrorismo. Ard van der Steur, ministro della giustizia dei Paesi Bassi e presidente del Consiglio ha dichiarato:
"Sono lieto che soprattutto oggi, in occasione della giornata annuale dell'UE di commemorazione delle vittime del terrorismo possiamo tenere fede al nostro sforzo comune per far fronte alle nuove forme di terrorismo e alla minaccia rappresentata dai combattenti terroristi stranieri. Adesso dobbiamo dimostrare di essere uniti."La direttiva proposta rafforza e aggiorna l'attuale decisione quadro 2002/475/GAI qualificando, in particolare, come reato: i viaggi a fini terroristici, per contrastare il fenomeno dei combattenti terroristi stranieri; il finanziamento, l'organizzazione e la facilitazione di tali viaggi, anche mediante sostegno logistico e materiale, fornitura di armi da fuoco ed esplosivi, alloggio, mezzi di trasporto, servizi, capitali e beni; la partecipazione ad un addestramento a fini terroristici, anche offrendo la possibilità di indagare e perseguire le attività di addestramento che possono portare a commettere reati terroristici; la fornitura di fondi da utilizzare per commettere reati di terrorismo e reati riconducibili a gruppi terroristici o ad attività terroristiche.
La direttiva integrerà inoltre la normativa vigente in materia di diritti delle vittime per garantire che le vittime del terrorismo ricevano accesso immediato a servizi di sostegno professionale che prevedono trattamenti fisici e psicosociali, nonché informazioni sui loro diritti.